Archivio 2022

Cerimonia di intitolazione del "Largo Renato Bruscaglia" allo spazio antistante l'Accadenia di Belle Arti

Appuntamento sabato 19 marzo alle ore 16.30

 

Città di Urbino

Sabato 19 marzo 2022, alle 16.30,  la cerimonia di intitolazione del

Largo Renato Bruscaglia

(spazio antistante l’Accademia di Belle Arti di Urbino)

 

La città di Urbino propone un nuovo appuntamento nell’ambito delle celebrazioni del Centenario di Renato Bruscaglia.  Sabato 19 marzo, alle 16.30, si terrà la cerimonia di intitolazione del “Largo Renato Bruscaglia”, ovvero dello spazio antistante l’Accademia di Belle Arti di Urbino.   In questo modo si chiude la “trilogia” di iniziative create per ricordare l’artista, docente e politico che per tutta la vita ha mantenuto un fortissimo legame con il luogo di origine.   La scelta dello spazio da dedicare all’apprezzato incisore non è casuale: Bruscaglia è stato infatti il primo Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbino.

Ricordiamo che le celebrazioni dedicate a Bruscaglia avevano preso avvio il 20 novembre 2021 con una conversazione svolta nella  Sala Convegni “Giardino d’inverno” di Palazzo Ducale sul tema “Un secolo di Renato Bruscaglia”. Successivamente, con il patrocinio del Comune, nell’Oratorio di San Giovanni Battista si era tenuta la mostra dal titolo “Renato Bruscaglia. Entro confidenti confini”, la quale è terminata il 20 febbraio 2022. 

 Renato Bruscaglia (Urbino 1921 – Bologna 1999) ha frequentato l’Istituto per la Decorazione e Illustrazione del Libro di Urbino diplomandosi nel 1941 sotto la guida di Leonardo Castellani. Di alto profilo è stata la sua attività come insegnante che ha svolto prima presso lo stesso Istituto – per circa venti anni – ricoprendo le cattedre di Disegno dal Vero, Decorazione ed Incisione Calcografica, per passare poi, nel 1965, a quella di Tecnica dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 1967 ha contribuito in prima persona alla fondazione dell’Accademia di Belle Arti di Urbino che ha diretto fino al 1971 e dove ha insegnato Calcografia fino al 1992. Nel 1962 ha promosso, assieme ai colleghi Carlo Ceci e Pietro Sanchini, il Corso Estivo Internazionale dell’Incisione Artistica, svolgendovi per venticinque anni l’insegnamento della Calcografia e, su invito della Fundacion Rodriguez-Acosta, ha tenuto nel 1976 a Granada un corso di specializzazione in tecniche incisorie. Riconosciuto interprete del paesaggio, la sua opera si distacca dalla scuola naturalistica e figurativa della tradizione prediligendo la tecnica calcografica, e nello specifico l’acquaforte, per giungere ad una personale e innovativa autonomia stilistica che lo colloca tra i “Maestri” del secolo scorso. Dal 1945 ha esposto in mostre collettive e personali in Italia e all’estero disegni, dipinti e prevalentemente incisioni all’acquaforte. Tra le manifestazioni a cui ha partecipato: la Mostra dell’Incisione Italiana dell’Opera Bevilacqua La Masa (Venezia, 1955-1965), la Biennale di Venezia (nel 1956 e nel 1962), la Mostra Internazionale di Grafica in Palazzo Strozzi a Firenze (1969), la Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma (1974), la IV Triennale dell’Incisione a Milano (1980). Dopo la sua scomparsa sono state allestite mostre antologiche della sua opera in numerose città, presentate da illustri studiosi d’arte e accompagnate da una dettagliata monografia a cura di Andrea Emiliani. Le sue opere sono presenti nelle più importanti raccolte pubbliche e private nazionali ed internazionali. Nel 1988 ha pubblicato il risultato della sua lunga esperienza artistica in un trattato dal titolo “Incisione calcografica e stampa originale d’arte” giunto ora alla terza edizione. Coerentemente al suo impegno costante nella difesa del patrimonio culturale e paesaggistico si è impegnato in prima persona anche a livello istituzionale; si è infatti candidato sindaco per la lista civica Per Urbino capoluogo alle elezioni comunali del 1995, ed è stato consigliere comunale dal 1995 al 1997.