Descrizione
Sono stati giorni di lavoro intenso. Si è concluso oggi il corso internazionale “Integrated Territorial & Urban Conservation (ITUC) – Gestire il Patrimonio Urbano per lo Sviluppo Sostenibile”, che ha visto la partecipazione di un gruppo selezionato di 15 professionisti provenienti da tutto il mondo (Europa, India, Australia, Regno Unito, Cile, Arabia Saudita, Israele, Giappone), impegnati nella conservazione e gestione del patrimonio urbano.
Dopo incontri con esperti e tecnici, oltre a visite in città e sul territorio, i partecipanti hanno elaborato una serie di dossier consegnati all’Amministrazione comunale. Si tratta di analisi, suggerimenti e raccomandazioni che potranno alimentare la riflessione mentre il Comune sta elaborando sia il Piano Unico di Gestione sia il Piano di Gestione del Sito UNESCO.
Il coordinatore, Rohit Jigyasu, e i partecipanti hanno espresso grande soddisfazione per la qualità delle “buone pratiche” riscontrate a Urbino e per lo scambio di esperienze nazionali e internazionali.
L’iniziativa è stata organizzata da ICCROM (Centro Internazionale di Studi per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali) e dal Comune di Urbino (Settore Patrimonio Mondiale), in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo ed ERDIS. Il corso, iniziato lo scorso 15 settembre, rientrava nel programma “Urban Heritage for Sustainable Development (UH4SD)” di ICCROM, finalizzato a promuovere l’apprendimento tra pari e lo scambio di buone pratiche tra città storiche di tutto il mondo, incluse quelle iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale. L’iniziativa si svolgeva in collaborazione con il programma World Heritage Leadership ICCROM-IUCN.
Questo appuntamento ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle sfide che interessano i centri storici, sempre più esposti ai rischi legati a disastri naturali e trasformazioni ambientali e urbane. Attraverso un approccio integrato e multidisciplinare, il corso ITUC ha fornito ai partecipanti competenze utili per affrontare tali sfide, trasformando il patrimonio urbano in una risorsa centrale per la resilienza territoriale e per il miglioramento della qualità della vita delle comunità locali.