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Prorogata fino al primo maggio la mostra "Al vivo nero. Luigi Bartolini incisore"

Nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale la più ampia mostra di acqueforti di Luigi Bartolini fino a oggi mai realizzata

 

Città di Urbino

PROROGATA FINO AL 1° MAGGIO 2024 LA MOSTRA

“AL VIVO NERO. LUIGI BARTOLINI INCISORE”

Sale del Castellare di Palazzo Ducale

La più ampia mostra di acqueforti di Luigi Bartolini fino a oggi mai realizzata per numero di opere esposte

 

Considerato il grande valore del progetto espositivo, in accordo con i curatori, l’Amministrazione comunale di Urbino ha deciso di prorogare fino a 1 maggio 2024 la mostra dedicata a Luigi Bartolini.

Ricordiamo che quella urbinate è la terza tappa delle celebrazioni regionali dedicate all'arte di Luigi Bartolini a sessant’anni dalla scomparsa. La mostra in corso a Urbino, "Al vivo nero. Luigi Bartolini incisore", nata da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Alessandro Tosi e Luca Cesari è stata inaugurata il 14 dicembre 2023 nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale.  Le celebrazioni sono promosse dalla Regione Marche, in collaborazione con la Città di Macerata e la Città di Urbino, assieme ai  Comuni di Camerino, Cupramontana e Osimo.

L’esposizione allestita nelle Sale del Castellare è realizzata dal Comune di Urbino, con la collaborazione di Accademia di Belle Arti di Urbino e della Fondazione Carlo e Marise Bo. Dopo la mostra inaugurata a Macerata, dedicata all'opera pittorica dell'artista scrittore, l'attesissima esposizione di Urbino riguarda l'opera incisoria: le magistrali acqueforti di Luigi Bartolini. Attesissima, perché sono cofluite negli spazi di Palazzo Ducale  ben tre collezioni (Timpanaro, Bassano, Bartolini) per un totale di circa centotrenta opereSi tratta, in breve, della più ampia mostra di acqueforti di Luigi Bartolini fino a oggi mai realizzata per numero di opere esposte.

Nelle intenzioni dei curatori la mostra intende offrire un itinerario magico e narrativo che percorra tutti i ricorrenti soggetti dell'acquafortista (paesaggi, fiumi, fonti, figure, finestre, piante, fiori, animali) raccontati attraverso il commento di scrittori, critici, interpreti fondamentali del Maestro. La volontà da parte dei curatori è quella di realizzare una mostra altamente corretta dal punto di vista scientifico - quale può garantire uno studioso del linguaggio incisorio novecentesco come Alessandro Tosi - e, nello stesso tempo, massimamente semplice: capace di accompagnare le nuove generazioni per mano nella conoscenza del magico mondo di Bartolini. Bartolini - nelle parole di Luca Cesari - «è il più rinomato caso novecentesco di poeta cum figuris e di artista per verbis; non esiste altra personalità novecentesca che, pari alla sua, abbia conseguita tanta esemplarità sia nelle lettere sia nelle arti, senza dimenticare la critica».

Ingresso gratuito

Aperta tutti i giorni con orario: 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.30