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Accoglienza cittadini ucraini: ecco le regole da seguire

La Prefettura ha dato le prime indicazioni per le persone che ospitano i profughi dall'Ucraina

 

ACCOGLIENZA CITTADINI UCRAINI

ECCO LE REGOLE DA SEGUIRE

 

Urbino, 4 marzo 2022 – La Prefettura di Pesaro e Urbino ha reso note alcune disposizioni che i cittadini sono tenuti a rispettare in merito all’accoglienza di cittadini ucraini in fuga dalle zone attualmente teatro di eventi bellici.

Le autorità di sicurezza fanno sapere che nella nostra provincia è presente una cospicua rappresentanza di cittadini ucraini regolarmente soggiornanti, per cui è ipotizzabile l’arrivo di un nutrito numero di persone dalle zone di guerra che intendono raggiungere parenti e conoscenti che dimorano o sono residenti nel nostro territorio.

Le normative nazionali prevedono che i cittadini ucraini possano entrare e rimanere nel territorio nazionale, anche al di fuori della rete nazionale ufficiale di accoglienza, ospitati da parenti o conoscenti. In tal caso, però, la persona ospitante è tenuta a comunicare la dichiarazione di ospitalità all’Autorità locale di Pubblica Sicurezza.

L’Ucraina gode del c.d. regime di “esenzione del visto” per turismo, in conseguenza del quale i cittadini ucraini possono soggiornare nel territorio di Schengen (di cui fa parte l’Italia) per 90 giorni dal primo ingresso ogni 180 giorni, senza necessità di chiedere un permesso di soggiorno. 

Si specifica che in presenza dei necessari presupposti gli stessi possono presentare richiesta di protezione speciale ex art. 19 TUI (Testo Unico Immigrazione), ovvero ricongiungimento ai propri famigliari qui residenti ex artt. 28/29 TUI, oltre che di protezione internazionale.

Inoltre, trattandosi di persone che fanno ingresso in Italia da Paese extra UE, è importante procedere alla segnalazione al Dipartimento di Prevenzione, Ufficio di Igiene Sanità, dell’ASUR per le attività di prevenzione sanitaria correlate all’emergenza Covid-19, ai sensi dell’ordinanza del Ministro della Salute del 22 febbraio 2022, tenuto conto della possibilità che gli interessati non siano muniti di certificazione verde.

Le comunicazioni relative all’accoglienza e ospitalità alle Autorità locali di Pubblica Sicurezza e all’ASUR sono essenziali per la buona organizzazione delle rete di assistenza rivolta ai profughi e per la tutela sanitaria generale.